Crema Giorno

50 ml

Completa l’effetto della crema anti-age e riduce l’invecchiamento della pelle.

50,00 

COD: M21 Categoria:

Le azioni della
Crema Viso Giorno

I componenti della Crema Viso Giorno sono l’acido jaluronico (come fattore idratante), i peptidi biomimetici, il resveratrolo come anti ossidante e le proteine della seta.

Da evidenziare la presenza di un filtro solare fattore 15 (medio) determinante per qualificare una crema da giorno in quanto la luce, compresa quella delle lampade e dei computer, causa invecchiamento della pelle.

I principi attivi della Crema Viso Giorno:

CARATTERISTICHE
L’Acido jaluronico (Hyaluronic Acid) è un mucopolisaccaride che appartiene al gruppo dei glicosamminoglicani (GAG).
È un essenziale componente funzionale di quasi tutti i tessuti, negli organismi dei vertebrati.
Chimicamente il suo peso molecolare si aggira normalmente intorno agli 1-5 milioni di Dalton, ed è costituito da una catena polisaccaridica non ramificata prodotta dall’aggregazione di migliaia di unità disaccaridiche, formate a loro volta da residui di acido glucuronico (derivato del glucosio) e N-acetilglucosamina.

In vivo tutti i gruppi carbossilici dell’acido glucuronico e della N-acetilglucosamina sono completamente ionizzati conferendo alla molecola di acido jaluronico elevata polarità e, di conseguenza, un’elevata solubilità in acqua.
Per questa sua proprietà l’acido jaluronico si complessa con moltissime molecole di acqua raggiungendo un elevato grado di idratazione.
La logica alla base dell’utilizzo dell’acido jaluronico per il ringiovanimento cutaneo deriva dalla sua perdita con l’invecchiamento.

Nelle formulazioni cosmetiche l’utilizzo di acido jaluronico permette di creare un film sulla pelle impedendo perdite di acqua e incrementando l’idratazione.
La pelle ha costantemente bisogno di un supporto nel combattere i fattori di disidratazione.
Ecco allora che interviene l’acido ialuronico.
Più frequentemente conosciuto per le sue proprietà riempitive, l’acido ialuronico è una molecola naturalmente presente nel nostro organismo e gioca un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’idratazione della pelle.
L’Acido Ialuronico è infatti una macromolecola capace di attirare e trattenere l’acqua, negli strati più profondi del derma.
Per capire meglio quali sono gli effetti dell’acido Ialuronico sulla pelle proviamo a pensare alla pelle di un bambino: morbida, compatta, elastica, idratata.
La pelle di un bambino ha un alto contenuto di acido ialuronico.
Sfortunatamente le scorte di acido ialuronico del nostro organismo non sono infinite ed il nostro organismo tende a produrne meno con il passare del tempo.
La pelle è sempre naturalmente produttrice di acido ialuronico, ma con gli anni la sua concentrazione tende a diminuire nei tessuti ed i processi di invecchiamento cutaneo ne determinano il deterioramento manifestandosi attraverso la comparsa di rughe e lassità cutanea.
Ecco perché l’acido Ialuronico va integrato nella cura della pelle.
Si tratta infatti di uno dei principali componenti dei tessuti connettivi dell’uomo e conferisce alla pelle proprietà di resistenza e mantenimento della struttura e del turgore, infatti è in grado di legare un elevato numero di molecole di acqua garantendo l’idratazione della cute.
L’acido jaluronico possiede proprietà filmogene e viscosizzanti, proporzionali al peso molecolare e alla percentuale di utilizzo.
La pelle è naturalmente produttrice di acido jaluronico, ma con il passare degli anni la sua concentrazione tende a diminuire nei tessuti ed i processi di invecchiamento cutaneo ne determinano il deterioramento manifestandosi attraverso la comparsa di rughe e lassità cutanea.
Infatti, nei tessuti ed i processi di invecchiamento cutaneo ne determinano il deterioramento manifestandosi attraverso la comparsa di rughe e lassità cutanea.
È scientificamente provato che l’acido jaluronico endogeno si riduce in maniera rilevante con l’avanzare dell’età: disidratazione, perdita di tono ed elasticità cutanea, comparsa di rughe sono le manifestazioni più evidenti dell’invecchiamento cutaneo.
Tuttavia, studi scientifici e test cosmetici hanno dimostrato che apportando alla pelle acido jaluronico, molti dei deficit che si avrebbero con la sua carenza naturale possono essere attenuati in maniera significativa.
L’acido jaluronico presenta caratteristiche biologiche uniche, ed oltre al fattore idratante ha anche proprietà antinfiammatorie.
Tali proprietà risultano fondamentali nel sostenere struttura e funzione di tessuti come la cute, i vasi sanguigni, la matrice extracellulare, il tessuto connettivo.
Esistono diversi sistemi di veicolazione di questo prezioso elemento utilizzabili nelle formulazioni cosmetiche che aiutano a superare l’ostacolo della barriera cutanea.
I più efficaci sono l’utilizzo delle microsfere e di liposomi.
L’utilizzo di Microsfere di acido jaluronico consiste nella disidratazione dell’acido jaluronico e nella sua dispersione in una soluzione liposolubile.
Tale composto una volta messo in ambiente acquoso ha la capacità di assorbire acqua e di rigonfiarsi aumentando notevolmente il suo volume sino a circa tre volte. Quando questa forma di acido jaluronico viene applicata sulla pelle, in particolare in prossimità delle rughe, richiama a sè l’acqua aumentando di volume e andando a riempire la ruga.
Un altro interessante metodo di veicolazione sono i Liposomi di acido jaluronico che sono vere e proprie sfere liposomiali contenenti acido jaluronico che riescono ad attraversare lo strato corneo. Questo sistema agisce liberando negli strati più profondi dell’epidermide l’acido jaluronico che a sua volta svolge un’azione di protezione e riparazione della pelle.
Occorre formulare un buon cosmetico in cui un principio attivo prezioso come l’acido jaluronico possa penetrare nella maniera più adeguata possibile senza risultare aggressivo e pertanto attraverso un sistema di veicolazione biocompatibile e che rispetti la fisiologia cutanea.
È necessario creare sistemi di cosmesi avanzata attraverso studi di tollerabilità cutanea che non facciano dell’efficacia il solo e unico obiettivo ma ne valutino contemporaneamente anche gli effetti nel tempo e nel rispetto della cute, rispettandone tutte le caratteristiche fisiologiche e naturali.
Questa crema rappresenta un connubio inscindibile tra molecole di acido jaluronico in alta concentrazione veicolate attraverso un sistema di eccipienti sapientemente elaborato per facilitarne la penetrazione fino agli strati del derma papillare.

BIBLIOGRAFIA

  • Nawrat P, Surazyski A, Karna E, Paka J A. The effect of hyaluronic acid on interleukin-1-induced deregulation of collagen metabolism in cultured human skin fibroblasts. Pharmacol Res 2005; 51:473–7.
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  • Tammi M I, Day A J, Turley E A. Hyaluronan and homeostasis: a balancing act. J Biol Chem 2002; 277:4581–4784.

CARATTERISTICHE
I peptidi biomimetici sono sostanze create in laboratorio che riproducono l’azione delle proteine naturali, impiegate nei cosmetici e nella medicina estetica.
Queste sostanze mimano l’azione delle proteine naturali e per questo sono efficaci e ben tollerate dalla pelle.
Presenti in diversi cosmetici, oggi vengono utilizzati per migliorare lo stato della pelle e contrastare le rughe d’espressione. I peptidi biomimetici sono delle brevi sequenze di amminoacidi con una struttura simile alla parte attiva delle proteine naturali, che riescono ad entrare nella cellula ed a modificarne il comportamento sia attivando la produzione di molecole, sia regolando i canali ionici responsabili dei flussi di membrana.

I peoptidi funzionano come delle proteine naturali, ma sono riprodotte in laboratorio.
Si tratta di molecole lineari composte dall’unione di due o più aminoacidi (i “mattoncini” con cui si costruiscono le proteine) e sono anche detti messaggeri cellulari.
Gli oligopeptidi sono le catene più piccole, formate al massimo da 10 amminoacidi.
I peptidi nella maggior parte dei casi sono sostanze di sintesi ovvero costruite interamente in laboratorio e sono formati da piccole sequenze di amminoacidi simili a quelle della parte attiva di una proteina naturale di cui “mimano” l’azione; da qui il fatto che vengono anche denominati peptidi biomimetici.

COME AGISCONO I PEPTIDI BIOMIMETICI
I peptidi hanno un meccanismo d’azione chiave-serratura grazie al quale ciascun peptide è in grado di legarsi con precisione ai recettori delle cellule che regolano particolari processi biologici. I peptidi all’interno del nostro organismo svolgono la funzione di messaggeri ovvero circolano finché non incontrano il proprio recettore e, legandosi ad esso, trasmettono un messaggio al nucleo della cellula il quale si attiva per produrre la sostanza richiesta.

Ciascun peptide ha la sua “missione” ovvero agisce in un determinato modo sulla nostra pelle determinando azioni biologiche: può avere funzione stimolante, rimodellante, ridensificante, riparatore, miorilassante, rinforzante, schiarente, desensibilizzante etc etc ;
Una volta assolta la propria funzione i peptidi si degradano trasformandosi in amminoacidi.
Negli ultimi anni la ricerca si è concentrata molto sui peptidi e si assistito ad un notevole ampliamento del loro utilizzo nelle applicazioni cosmetiche.
I peptidi che si ritiene possano esercitare un qualche bioattività sono i peptidi di segnale.
Si tratta di sostanze capaci di influenzare alcuni processi biologici anche a concentrazioni relativamente basse: possono stimolare la produzione di collagene, elastina e altre proteine e glucosamminoglicani della pelle.

I peptidi biomimetici hanno tutti “compiti” diversi; in estrema sintesi hanno quasi tutti, con vari livelli di azione ed efficacia, proprietà ridensificanti, promuovono la produzione di elastina, collagene e acido ialuronico.
Ogni peptide, quindi, svolgendo una sua funzione più o meno specifica, diventa un’arma contro l’invecchiamento cutaneo.
Sulla superficie di tutte le cellule del corpo umano, si trovano delle strutture composte da zucchero (polisaccaridi) che hanno la funzione di recettori.
I recettori sono in grado di captare le sostanze messaggere e trasmettere al nucleo della cellula il “messaggio” che esse contengono.

Un esempio: i fibroblasti sono le cellule che hanno il compito di produrre collagene ed elastina, proteine fondamentali per l’elasticità e la compattezza della pelle.
Nel caso in cui un peptide venga captato da un recettore posto sopra ad un fibroblasto, può stimolare e aumentare la produzione di queste due proteine, andando così a migliorare la struttura e l’aspetto della pelle. Ed è proprio questa una delle azioni cosiddette anti-aging. Tra i peptidi più utilizzati in cosmesi, spiccano per efficacia gli esapeptidi.
Sono peptidi formati da sei amminoacidi e sono caratterizzati da proprietà attive ad effetto volumizzante e “miorilassante” profondo sulla pelle, per questo motivo vengono definiti “Boto-simili”.

Per queste caratteristiche sono considerati una valida alternativa, pur sempre cosmetica, alle terapie mediche iniettive; trovano applicazione per il contrasto delle rugosità di tipo cosiddetto Intrinseco-Aging (che si presenta con l’avanzare dell’età), ed Estrinseco-Fotoaging (conseguente ad una genesi legata a fattori ambientali negativi).

 

In INCI li troviamo come:

  • Palmytol tripeptide-28: favorisce i processi di rigenerazione cellulare, stimolera la sintesi di collagene, elastina, acido ialuronico e glicosamminoglicani.
  • Decapeptide-22: riduce le rughe di espressione con un’azione “botox like”.
  • Ologopeptide-78: rafforza la struttura del derma, ottimo per contrastare il foto e il cronoinvecchiamento.
  • Palmitoyl Tetrapeptide-14: forma un reticolo 3D che stimola la proliferazione cellulare ed agisce come rassodante cutaneo.
  • Palmitoyl Tetrapeptide-21: stimola la produzione di acido ialuronico e del collagene nativo.

BIBLIOGRAFIA

  • Kadereit, D. and Waldmann H. Chemoenzymatic synthesis of lipidated peptides. Monatshefte Chemie. 2000;131:571-584.
  • Naider, F. R. and Becker J. M. Synthesis of prenylated peptides and peptide esters. Biopolymers. 1997;43:3-14.
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  • Verheul, A. F. M. Udhayakumar V. Jue D. L. Wohlhueter R. M. and Lal A. A. Monopalmitic acidpeptide conjugates induce cytotoxic T cell responses against malarial epitopes: importance of spacer amino acids. Journal of Immunological Methods. 1995;182:219-226.

CARATTERISTICHE
ll resveratrolo è un antiossidante presente nella buccia degli acini dell’uva rossa ed è considerato tra gli antiossidanti per eccellenza: viene spesso utilizzato come ingrediente per combattere le rughe e i segni del tempo.

Polifenolo della classe degli stilbeni, il resveratrolo è presente anche in altri frutti, tra cui le more.

Dal punto di vista chimico, tale molecola è caratterizzata da una struttura stilbenica e polifenolica, che spiega le proprietà legate a queste due classi: antiossidazione, assorbimento dell’irraggiamento solare e del trasferimento energetico e cattura dei radicali liberi.

In natura è uno dei più potenti antiossidanti, e se nelle piantagioni ha lo scopo di proteggere le piante dagli attacchi di virus, batteri e funghi, lo stesso effetto protettivo è utilizzato in cosmesi per la cura della pelle.

Il resveratrolo è ampiamente utilizzato nelle formulazioni cosmetiche.

Si tratta infatti di uno dei più potenti antiossidanti presenti sul mercato ed è noto per prolungare la vita delle cellule, grazie alla sua capacità di stimolare la produzione delle proteine di longevità: le sirtuine.

Abbondantemente presenti nelle cellule dei soggetti centenari, le sirtuine sono il bersaglio di nuovi principi attivi cosmetici anti-età.

Grazie alla sua capacità di stimolare la sintesi delle sirtuine, che permettono di combattere i radicali liberi, può allungare la vita delle cellule.

La scoperta di queste caratteristiche è da attribuire ad un gruppo di ricercatori, che osservando grappoli d’uva colpiti dalla grandine, notò che i buchi provocati sul frutto dal maltempo si riparavano spontaneamente senza lasciare segni.

Indagando, gli studiosi notarono che il merito era proprio del resveratrolo, sostanza studiata già per i probabili effetti benefici sulla salute cardiovascolare, presente anche nella buccia e nei semi dell’uva.

Da allora, questo principio attivo viene usato in cosmesi.

È noto anche come molecola dell’eterna giovinezza o della longevità.

Per il forte potere antiossidante, è capace sia di prevenire che di contrastare gli effetti dei radicali liberi, cioè delle sostanze responsabili dell’invecchiamento.

I suoi benefici non riguardano solamente la bellezza ma anche la salute: questo antiossidante infatti sembra essere in grado di ridurre il colesterolo cattivo e di prevenire cancro e malattie cardiovascolari.

Studi più recenti dimostrano che le proprietà antietà del resveratrolo siano superiori a quelle delle vitamine C, E e del betacarotene, dato che non blocca l’invecchiamento fisiologico, ma interviene su quello accelerato da fattori esterni.

ll resveratrolo è in grado di rallentare il danneggiamento delle cellule nei casi in cui aumenta la produzione di radicali liberi per l’eccessiva esposizione al sole, l’inquinamento, il fumo o il forte stress.

È in grado di rallentare la degenerazione di collagene ed elastina, le proteine di sostegno della pelle, stimolandone la sintesi, e aiuta a ridensificare la pelle.

Questo principio attivo possiede intrinsecamente un importante potenziale, anche se molto lavoro deve ancora essere compiuto per chiarire e posizionare la forza dei suoi effetti rispetto ad altri grandi attivi dermatologici come, ad esempio, la vitamina A.

L’attività antiossidante favorisce anche la prevenzione del foto-invecchiamento e persino della protezione interna delle cellule contro i danni immediati da irraggiamento.

Indicato per le sue proprietà nutritive stimola tutte le difese della pelle per combattere lo stress ossidativo, migliora il tono e la luminosità del viso andando a combattere i segni dell’invecchiamento, inoltre stimola il microcircolo cutaneo rendendo la cute più elastica.

MECCANISMI DI AZIONE

• Proprietà antiossidante e protettiva
Il resveratrolo è un potente polifenolo.
Vari studi dimostrano che, grazie alle sue capacità antiossidanti, il resveratrolo è efficace per proteggere la pelle contro gli effetti deleteri dello stress cellulare .
Inoltre, uno studio in vitro ha evidenziato la capacità del resveratrolo di bloccare l’attivazione del NF-kappaB (Nuclear Factor Kappa B) in maniera dose-dipendente.
Questo fattore è conosciuto per il ruolo svolto nello sviluppo del cancro della pelle UV-indotto.

 

• Aumento della durata della vita cellulare
Il resveratrolo prolunga anche la vita delle cellule, arrivando una sirtuina (SIRT-1), proteina della longevità presente nelle cellule della pelle: fibroblasti e cheratinociti.
Questa proteina prolunga la vita cellulare compattando il DNA, il quale non può quindi essere trascritto; ciò consente di ridurre il tasso di errore e, quindi, di preservare il genoma di ogni cellula

 

• Azione anti-rughe
Uno studio in vivo evidenzia anche l’azione “retinol-like” del resveratrolo. È infatti in grado di ridurre il numero e la profondità delle rughe consolidate.

 

• Proprietà cicatrizzante
Il resveratrolo stimola la cicatrizzazione.
Uno studio condotto su una coltura di cheratonociti umani ha infatti messo in luce la sua capacità di stimolare la secrezione del VEGF (Vascular Endothelial Growth Factor) .
Per le sue proprietà anti-radicaliche, la capacità di prolungare la vita delle cellule e l’azione mirata sulle rughe, il resveratrolo al 5% è un ottimo candidato per lottare efficacemente contro i segni dell’età, garantendo nel contempo una buona tolleranza cutanea.
È utile ricordare che il resveratrolo è anche un valido vasotonico, capace di migliorare l’elasticità di vene e capillari, favorendo il microcircolo e, quindi, il nutrimento dei tessuti.

BIBLIOGRAFIA

  • Baur JA et al. Therapeutic potential of resveratrol : the in vivo evidence. Nat Rev Drug Discov. 5 (6): 493-506. 2006.
  • Baxter RA, Anti-aging properties of resveratrol: review and report of a potent new antioxidant skin care formulation. J Cosmet Dermatol. 7(1):2-7. 2008.
  • Brisdelli F, et al., Resveratrol: a natural polyphenol with multiple chemopreventive properties. Curr Drug Metab. 10(6):530-46. 2009

CARATTERISTICHE
L’idrolizzato di Seta è un principio attivo utile in cosmesi per le sue capacità idratanti e protettive.
Sostanza di origine naturale, sull’epidermide ha un effetto idratante e protettivo, dà una gradevole sensazione di morbidezza ed un aspetto liscio e vellutato.
Fra le altre proprietà, ha un effetto emolliente sulla pelle, inibisce la perossidasi dei lipidi e le attività tirosinasiche.
È grado di aumentare l’unione dei fibroblasti umani cutanei coltivati in laboratorio per l’impregnazione di substrati differenti, utili nella rigenerazione cellulare.

 

SERICINA
La componente principale delle proteine della seta è la Sericina una delle più preziose proteine della seta ed è particolarmente affine alle cheratine della pelle e del capello.
Ricostruisce e rigenera il tessuto cutaneo, idrata a livello profondo l’epidermide, ha un forte effetto lenitivo e cicatrizzante e protegge dagli agenti esterni.
Le proteine della seta hanno la capacità di fissare l’acqua sulla superficie cutanea (effetto idratante diretto) formando anche un velo protettivo che ne riduce la disidratazione cutanea (effetto idratante indiretto).

 

DAL BACO DELLA SETA AI COSMETICI
La sericoltura (l’allevamento del baco della seta) rappresenta un importante elemento di modernizzazione nell’industria giapponese sin dalla fine dell’Ottocento.
Si notò che nelle fabbriche in cui si produceva la seta, soprattutto in Giappone, le lavoratrici mantenevano la pelle delle mani morbida e vellutata.
Quest’effetto levigante perdurava nonostante il fatto che il loro duro lavoro, esclusivamente manuale, obbligasse queste donne a mantenere la pelle delle mani immersa in acqua per la maggior parte del tempo.
Questo particolare fenomeno si spiega con la presenza della sericina rilasciata in acqua dai bozzoli dei bachi da seta.
Il prezioso elemento rappresenta il 25% della composizione dei bozzoli ed è una proteina secreta dalle ghiandole della seta di Bombix mori (baco della seta) che funge da collante per le fibre di fibroina (la proteina della seta) nella struttura del baco.
Infatti il baco da seta possiede una particolare ghiandola in cui è prodotto il filo della seta.
Il baco utilizza questo prodotto per avvolgersi nel noto bozzolo da cui si ricava poi la seta.
Le ricerche di Tsubouchi et al. hanno dimostrato che la Sericina contiene una porzione di proteina in grado di favorire l’unione dei fibroblasti umani.
Le proteine della seta esercitano un’azione sia idratante sia protettiva sulla pelle, e vengono usate come alternativa agli idrolizzati di collagene, elastina, cheratina.
I punti di forza sono la sicurezza, la gradevolezza sensoriale e soprattutto l’efficacia, qualità largamente dimostrate per la Sericina.
La Sericina, inoltre, inibisce gli effetti degli enzimi responsabili dell’invecchiamento cutaneo, riducendo le rughe e le macchie.

 

L’AZIONE PROTETTIVA
L’affinità della Sericina verso le proteine come la Cheratina, proprio per la sua struttura di proteina protettiva bio-adesiva, ha una grande affinità verso le proteine idrofobe (Fibroina).
L’applicazione di creme a base di idrolizzato di Seta , oltre a stimolare l’idratazione profonda, migliorano tutta la struttura della pelle che risulta così più turgida e compatta.
L’uso di questa linea garantisce un netto miglioramento della compattezza, dell’elasticità e del grado di idratazione di tutti i tipi di pelle, soprattutto di quelle molto sensibili.
Il potere idratante dell’idrolizzato di Seta contrasta il photoaging, ossia all’azione invecchiante delle radiazioni ultraviolette legate all’esposizione alla luce solare.

 

LE PROPRIETÀ ANTIRUGHE
Con l’uso di prodotti a base di idrolizzato di Seta si ottiene il miglioramento immediato della pelle.
Dopo l’assorbimento del prodotto la pelle appare più liscia e levigata e assume un aspetto più “disteso”.
Le proprietà filmogene della Sericina e il suo effetto tensore sulle piccole rugosità cutanee hanno dimostrato un marcato effetto levigante sulle irregolarità cutanee e un’effettiva azione antirughe.

 

LE PROPRIETÀ IDRATANTI E FILMOGENE
La crema che contiene proteine della seta, applicata sulla pelle forma inizialmente un film sottile e “setoso” che, dopo asciugatura, dà una sensazione di pelle liscia, vellutata, curata.
Le sue capacità filmogene aumentano al crescere del peso molecolare.
Infatti, l’effetto è dovuto alla presenza di Sericina, che è in grado di migliorare la struttura dell’idratazione cutanea.
Come si è detto la Sericina ha un marcato effetto idratante, con azione prolungata nel tempo, senza però provocare “ effetto occlusivo”.
Effetto idratante diretto: l’alta igroscopicità della Sericina permette di “fissare” l’acqua sulla superficie cutanea.
Effetto idratante indiretto: il film elastico e protettivo prodotto dalla Sericina riduce la “Transepidermal Water Loss” (TEWL), riducendo drasticamente la disidratazione cutanea.

BIBLIOGRAFIA

  • Angiolini L (2005) Chimica e tecnologia delle fibre tessili Pubbl. Università di Bologna.
  • Martuscelli E (1999) Le fibre di polimeri naturali nell’evoluzione della civiltà. Le fibre di seta Ed. CNR.
  • Rigano L, Leporatti R, Lionetti N, Mieli C (2005) Sericina Integra, Cosm Technol 8(1) 15-22
  • Takasu Y, Yamada H, Tsubouchi K (2002) Isolation of three main sericin components from the cocoon of the silkworm, Bombyx mori Biosci Biotechnol Biochem 66 2713-2716

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