Crema Viso Anti-age

50 ml

Oggi, la qualità di una crema antiage si misura dall’efficacia sul metabolismo
della cute e conseguente ringiovanimento del derma.

50,00 

COD: M20 Categoria:

Le azioni della
Crema Viso Anti-age

La Crema Viso Anti-age contiene peptidi biomimetici che inibiscono la metalloproteasi.
Questo enzima degrada il collagene e provoca l’invecchiamento della pelle.

Quindi, inibendo questo enzima manteniamo la pelle giovane. Questi peptidi biomimetici hanno anche un’azione supplementare, provata, sulla trascrizione dell’RNA – DNA che stimola la produzione del collagene. Di conseguenza stimolano la cellula a produrre più collagene ottenendo così un effetto rassodante associato ad una ridensificazione della pelle.

In M20 sono presenti Burro di Karitè, Acido Jaluronico, olio di mandorle dolci, olio di germe di grano, vitamina E noti per idratare e rigenerare la cute. Per completare la ricca formula sono state introdotte le proteine derivate dalla seta che creano sulla pelle un film idratante e traspirante che svolge un’azione protettiva, migliorando l’elasticità cutanea.

I principi attivi della Crema Viso Anti-age:

CARATTERISTICHE
I peptidi biomimetici sono sostanze create in laboratorio che riproducono l’azione delle proteine naturali, impiegate nei cosmetici e nella medicina estetica.
Queste sostanze mimano l’azione delle proteine naturali e per questo sono efficaci e ben tollerate dalla pelle.
Presenti in diversi cosmetici, oggi vengono utilizzati per migliorare lo stato della pelle e contrastare le rughe d’espressione. I peptidi biomimetici sono delle brevi sequenze di amminoacidi con una struttura simile alla parte attiva delle proteine naturali, che riescono ad entrare nella cellula ed a modificarne il comportamento sia attivando la produzione di molecole, sia regolando i canali ionici responsabili dei flussi di membrana.

I peoptidi funzionano come delle proteine naturali, ma sono riprodotte in laboratorio.
Si tratta di molecole lineari composte dall’unione di due o più aminoacidi (i “mattoncini” con cui si costruiscono le proteine) e sono anche detti messaggeri cellulari.
Gli oligopeptidi sono le catene più piccole, formate al massimo da 10 amminoacidi.
I peptidi nella maggior parte dei casi sono sostanze di sintesi ovvero costruite interamente in laboratorio e sono formati da piccole sequenze di amminoacidi simili a quelle della parte attiva di una proteina naturale di cui “mimano” l’azione; da qui il fatto che vengono anche denominati peptidi biomimetici.

COME AGISCONO I PEPTIDI BIOMIMETICI
I peptidi hanno un meccanismo d’azione chiave-serratura grazie al quale ciascun peptide è in grado di legarsi con precisione ai recettori delle cellule che regolano particolari processi biologici. I peptidi all’interno del nostro organismo svolgono la funzione di messaggeri ovvero circolano finché non incontrano il proprio recettore e, legandosi ad esso, trasmettono un messaggio al nucleo della cellula il quale si attiva per produrre la sostanza richiesta.

Ciascun peptide ha la sua “missione” ovvero agisce in un determinato modo sulla nostra pelle determinando azioni biologiche: può avere funzione stimolante, rimodellante, ridensificante, riparatore, miorilassante, rinforzante, schiarente, desensibilizzante etc etc ;
Una volta assolta la propria funzione i peptidi si degradano trasformandosi in amminoacidi.
Negli ultimi anni la ricerca si è concentrata molto sui peptidi e si assistito ad un notevole ampliamento del loro utilizzo nelle applicazioni cosmetiche.
I peptidi che si ritiene possano esercitare un qualche bioattività sono i peptidi di segnale.
Si tratta di sostanze capaci di influenzare alcuni processi biologici anche a concentrazioni relativamente basse: possono stimolare la produzione di collagene, elastina e altre proteine e glucosamminoglicani della pelle.

I peptidi biomimetici hanno tutti “compiti” diversi; in estrema sintesi hanno quasi tutti, con vari livelli di azione ed efficacia, proprietà ridensificanti, promuovono la produzione di elastina, collagene e acido ialuronico.
Ogni peptide, quindi, svolgendo una sua funzione più o meno specifica, diventa un’arma contro l’invecchiamento cutaneo.
Sulla superficie di tutte le cellule del corpo umano, si trovano delle strutture composte da zucchero (polisaccaridi) che hanno la funzione di recettori.
I recettori sono in grado di captare le sostanze messaggere e trasmettere al nucleo della cellula il “messaggio” che esse contengono.

Un esempio: i fibroblasti sono le cellule che hanno il compito di produrre collagene ed elastina, proteine fondamentali per l’elasticità e la compattezza della pelle.
Nel caso in cui un peptide venga captato da un recettore posto sopra ad un fibroblasto, può stimolare e aumentare la produzione di queste due proteine, andando così a migliorare la struttura e l’aspetto della pelle. Ed è proprio questa una delle azioni cosiddette anti-aging. Tra i peptidi più utilizzati in cosmesi, spiccano per efficacia gli esapeptidi.
Sono peptidi formati da sei amminoacidi e sono caratterizzati da proprietà attive ad effetto volumizzante e “miorilassante” profondo sulla pelle, per questo motivo vengono definiti “Boto-simili”.

Per queste caratteristiche sono considerati una valida alternativa, pur sempre cosmetica, alle terapie mediche iniettive; trovano applicazione per il contrasto delle rugosità di tipo cosiddetto Intrinseco-Aging (che si presenta con l’avanzare dell’età), ed Estrinseco-Fotoaging (conseguente ad una genesi legata a fattori ambientali negativi).

 

In INCI li troviamo come:

  • Palmytol tripeptide-28: favorisce i processi di rigenerazione cellulare, stimolera la sintesi di collagene, elastina, acido ialuronico e glicosamminoglicani.
  • Decapeptide-22: riduce le rughe di espressione con un’azione “botox like”.
  • Ologopeptide-78: rafforza la struttura del derma, ottimo per contrastare il foto e il cronoinvecchiamento.
  • Palmitoyl Tetrapeptide-14: forma un reticolo 3D che stimola la proliferazione cellulare ed agisce come rassodante cutaneo.
  • Palmitoyl Tetrapeptide-21: stimola la produzione di acido ialuronico e del collagene nativo.

BIBLIOGRAFIA

  • Kadereit, D. and Waldmann H. Chemoenzymatic synthesis of lipidated peptides. Monatshefte Chemie. 2000;131:571-584.
  • Naider, F. R. and Becker J. M. Synthesis of prenylated peptides and peptide esters. Biopolymers. 1997;43:3-14.
  • Robinson, L. R. Fitzgerald N. C. Doughty D. G. Dawes N. C. Berge C. A. and Bissett D. L. Topical palmitoyl pentapeptide provides improvement in photoaged human facial skin. International Journal of Cosmetic Science. 2005;27:155-16
  • Verheul, A. F. M. Udhayakumar V. Jue D. L. Wohlhueter R. M. and Lal A. A. Monopalmitic acidpeptide conjugates induce cytotoxic T cell responses against malarial epitopes: importance of spacer amino acids. Journal of Immunological Methods. 1995;182:219-226.

CARATTERISTICHE
L’Acido jaluronico (Hyaluronic Acid) è un mucopolisaccaride che appartiene al gruppo dei glicosamminoglicani (GAG).
È un essenziale componente funzionale di quasi tutti i tessuti, negli organismi dei vertebrati.
Chimicamente il suo peso molecolare si aggira normalmente intorno agli 1-5 milioni di Dalton, ed è costituito da una catena polisaccaridica non ramificata prodotta dall’aggregazione di migliaia di unità disaccaridiche, formate a loro volta da residui di acido glucuronico (derivato del glucosio) e N-acetilglucosamina.

In vivo tutti i gruppi carbossilici dell’acido glucuronico e della N-acetilglucosamina sono completamente ionizzati conferendo alla molecola di acido jaluronico elevata polarità e, di conseguenza, un’elevata solubilità in acqua.
Per questa sua proprietà l’acido jaluronico si complessa con moltissime molecole di acqua raggiungendo un elevato grado di idratazione.
La logica alla base dell’utilizzo dell’acido jaluronico per il ringiovanimento cutaneo deriva dalla sua perdita con l’invecchiamento.

Nelle formulazioni cosmetiche l’utilizzo di acido jaluronico permette di creare un film sulla pelle impedendo perdite di acqua e incrementando l’idratazione.
La pelle ha costantemente bisogno di un supporto nel combattere i fattori di disidratazione.
Ecco allora che interviene l’acido ialuronico.
Più frequentemente conosciuto per le sue proprietà riempitive, l’acido ialuronico è una molecola naturalmente presente nel nostro organismo e gioca un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’idratazione della pelle.
L’Acido Ialuronico è infatti una macromolecola capace di attirare e trattenere l’acqua, negli strati più profondi del derma.
Per capire meglio quali sono gli effetti dell’acido Ialuronico sulla pelle proviamo a pensare alla pelle di un bambino: morbida, compatta, elastica, idratata.
La pelle di un bambino ha un alto contenuto di acido ialuronico.
Sfortunatamente le scorte di acido ialuronico del nostro organismo non sono infinite ed il nostro organismo tende a produrne meno con il passare del tempo.
La pelle è sempre naturalmente produttrice di acido ialuronico, ma con gli anni la sua concentrazione tende a diminuire nei tessuti ed i processi di invecchiamento cutaneo ne determinano il deterioramento manifestandosi attraverso la comparsa di rughe e lassità cutanea.
Ecco perché l’acido Ialuronico va integrato nella cura della pelle.
Si tratta infatti di uno dei principali componenti dei tessuti connettivi dell’uomo e conferisce alla pelle proprietà di resistenza e mantenimento della struttura e del turgore, infatti è in grado di legare un elevato numero di molecole di acqua garantendo l’idratazione della cute.
L’acido jaluronico possiede proprietà filmogene e viscosizzanti, proporzionali al peso molecolare e alla percentuale di utilizzo.
La pelle è naturalmente produttrice di acido jaluronico, ma con il passare degli anni la sua concentrazione tende a diminuire nei tessuti ed i processi di invecchiamento cutaneo ne determinano il deterioramento manifestandosi attraverso la comparsa di rughe e lassità cutanea.
Infatti, nei tessuti ed i processi di invecchiamento cutaneo ne determinano il deterioramento manifestandosi attraverso la comparsa di rughe e lassità cutanea.
È scientificamente provato che l’acido jaluronico endogeno si riduce in maniera rilevante con l’avanzare dell’età: disidratazione, perdita di tono ed elasticità cutanea, comparsa di rughe sono le manifestazioni più evidenti dell’invecchiamento cutaneo.
Tuttavia, studi scientifici e test cosmetici hanno dimostrato che apportando alla pelle acido jaluronico, molti dei deficit che si avrebbero con la sua carenza naturale possono essere attenuati in maniera significativa.
L’acido jaluronico presenta caratteristiche biologiche uniche, ed oltre al fattore idratante ha anche proprietà antinfiammatorie.
Tali proprietà risultano fondamentali nel sostenere struttura e funzione di tessuti come la cute, i vasi sanguigni, la matrice extracellulare, il tessuto connettivo.
Esistono diversi sistemi di veicolazione di questo prezioso elemento utilizzabili nelle formulazioni cosmetiche che aiutano a superare l’ostacolo della barriera cutanea.
I più efficaci sono l’utilizzo delle microsfere e di liposomi.
L’utilizzo di Microsfere di acido jaluronico consiste nella disidratazione dell’acido jaluronico e nella sua dispersione in una soluzione liposolubile.
Tale composto una volta messo in ambiente acquoso ha la capacità di assorbire acqua e di rigonfiarsi aumentando notevolmente il suo volume sino a circa tre volte. Quando questa forma di acido jaluronico viene applicata sulla pelle, in particolare in prossimità delle rughe, richiama a sè l’acqua aumentando di volume e andando a riempire la ruga.
Un altro interessante metodo di veicolazione sono i Liposomi di acido jaluronico che sono vere e proprie sfere liposomiali contenenti acido jaluronico che riescono ad attraversare lo strato corneo. Questo sistema agisce liberando negli strati più profondi dell’epidermide l’acido jaluronico che a sua volta svolge un’azione di protezione e riparazione della pelle.
Occorre formulare un buon cosmetico in cui un principio attivo prezioso come l’acido jaluronico possa penetrare nella maniera più adeguata possibile senza risultare aggressivo e pertanto attraverso un sistema di veicolazione biocompatibile e che rispetti la fisiologia cutanea.
È necessario creare sistemi di cosmesi avanzata attraverso studi di tollerabilità cutanea che non facciano dell’efficacia il solo e unico obiettivo ma ne valutino contemporaneamente anche gli effetti nel tempo e nel rispetto della cute, rispettandone tutte le caratteristiche fisiologiche e naturali.
Questa crema rappresenta un connubio inscindibile tra molecole di acido jaluronico in alta concentrazione veicolate attraverso un sistema di eccipienti sapientemente elaborato per facilitarne la penetrazione fino agli strati del derma papillare.

BIBLIOGRAFIA

  • Nawrat P, Surazyski A, Karna E, Paka J A. The effect of hyaluronic acid on interleukin-1-induced deregulation of collagen metabolism in cultured human skin fibroblasts. Pharmacol Res 2005; 51:473–7.
  • Price R D, Berry M G, Navsaria H A. Hyaluronic acid: the scientific and clinical evidence. Journal of Plastic, Reconstructive & Aesthetic Surgery 2007; 60: 1110–1119
  • Tammi M I, Day A J, Turley E A. Hyaluronan and homeostasis: a balancing act. J Biol Chem 2002; 277:4581–4784.

CARATTERISTICHE
I tipi di vitamina E sono 8:

  • i tocotrienoli (α, β, γ e δ, in un primo tempo detti vitamina T);
  • i tocoferoli (α, β, γ e δ);

Esistono, in natura, otto composti, derivati del 6-cromanolo con quattro gruppi metilici legati all’anello aromatico e con una catena laterale isoprenoide a 16 atomi di carbonio, satura o insatura, in posizione 2, dotati di struttura chimica comune, aventi l’attività biologica della vitamina E.
A seconda della presenza di una catena satura o insatura, questi composti vengono divisi in due gruppi: i tocoferoli (α, β, γ, δ) e i tocotrienoli (α, β, γ, δ).
Biologicamente l’alfa tocoferolo è la forma vitaminica più potente e attiva.
La Vitamina E è l’ingrediente fondamentale relativo al contrasto dell’invecchiamento cutaneo.
Essenziale per la pelle con i primi segni dell’età o che è esposta ad una fase di stress dovuta a numerosi fattori.

 

A COSA SERVE?
Tutte le vitamine rappresentano elementi molto importanti per l’organismo umano e in particolare per la pelle, avendo la funzione di stabilizzare le membrane cellulari.
Dal punto di vista chimico si tratta di molecole essenziali quindi è impossibile produrle in maniera indipendente.
Per tali considerazioni le vitamine devono essere assimilate con il cibo oppure direttamente dai cosmetici che contengono queste molecole, come nel caso specifico della Vitamina E.
Dal punto di vista nutrizionale la Vitamina E si trova in tutti oli vegetali, soprattutto in quelli meno raffinati.
L’olio extravergine d’oliva, per esempio, ne è ricchissimo, ma è presente anche nei semi oleosi (come noci, mandorle e nocciole, ma anche pistacchi, arachidi, pinoli, semi di girasole e semi di lino) e negli oli vegetali da essi derivati (olio di girasole, di mais, di arachidi, di lino, olio di soia, di vinacciolo etc.).

 

 

Particolarmente ricco di alfa-tocoferolo è il germe di grano, ma le vitamine E si trovano anche nei cereali integrali e nei legumi, soprattutto in fagioli e ceci, nelle verdure a foglia verde (come spinaci, broccoli, cime di rapa), e in pomodori, asparagi, carote, sedano, e soprattutto nell’avocado.
Nelle spezie si trova nel peperoncino, nel pepe e nella paprika.
Nelle erbe aromatiche è presente in prezzemolo, basilico, salvia, timo, origano e cumino.
Nella frutta si trova soprattutto nei frutti di bosco e nelle albicocche essiccate.
Questo prezioso elemento è considerato uno degli antiossidanti più efficaci e preziosi per mantenere la pelle giovane e sana, indispensabile per inibire i radicali liberi e bloccare il processo ossidativo delle cellule.

 

PROPRIETÀ E BENEFICI
La Vitamina E è in grado di rigenerare la pelle in profondità e renderla giovane, luminosa e purificata.
Essenziale per contrastare l’invecchiamento cutaneo e fare da barriera ai radicali liberi che provocano lo sviluppo di rughe, macchie e cedimento cutaneo.
Il film protettivo generato dalla Vitamina E consente di fare da scudo a tutti quelli che sono gli agenti chimici ed atmosferici che causano gravi danni alla pelle: non solo per l’invecchiamento ma anche per la secchezza, per la disidratazione, per la perdita di tono, per la desquamazione e per la sensibilità estrema.
La formulazioni mirata di questo prodotto per il viso, consente di ottenere un’azione antinfiammatoria e ricostituente.
E’un potente rassodante, che dona alla pelle elasticità e luminosità
Adatta ad ogni tipo di pelle, sia per prevenire che trattare i segni del tempo o patologie causate dalla secchezza e disidratazione.

 

CONTROINDICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI
La Vitamina E non presenta alcun effetto collaterale e può essere utilizzata con qualsiasi tipo di pelle e patologia.
Solo in caso di allergia specifica alla vitamina, se ne sconsiglia l’utilizzo.
Tranne in questi casi, è garantito l’utilizzo del cosmetico anche in soggetti con pelli particolarmente sensibili.

BIBLIOGRAFIA

  • Rimbach G et al.: Regulation of cell signalling by vitamin E. Proc Nutr Soc. 2002 Nov; 61(4):415-25. Review.
  • Zingg JM, Azzi A. Non-antioxidant activities of vitamin E. Curr Med Chem. 2004 May;11(9):1113-33. Review.

CARATTERISTICHE
L’idrolizzato di Seta è un principio attivo utile in cosmesi per le sue capacità idratanti e protettive.
Sostanza di origine naturale, sull’epidermide ha un effetto idratante e protettivo, dà una gradevole sensazione di morbidezza ed un aspetto liscio e vellutato.
Fra le altre proprietà, ha un effetto emolliente sulla pelle, inibisce la perossidasi dei lipidi e le attività tirosinasiche.
È grado di aumentare l’unione dei fibroblasti umani cutanei coltivati in laboratorio per l’impregnazione di substrati differenti, utili nella rigenerazione cellulare.

 

SERICINA
La componente principale delle proteine della seta è la Sericina una delle più preziose proteine della seta ed è particolarmente affine alle cheratine della pelle e del capello.
Ricostruisce e rigenera il tessuto cutaneo, idrata a livello profondo l’epidermide, ha un forte effetto lenitivo e cicatrizzante e protegge dagli agenti esterni.
Le proteine della seta hanno la capacità di fissare l’acqua sulla superficie cutanea (effetto idratante diretto) formando anche un velo protettivo che ne riduce la disidratazione cutanea (effetto idratante indiretto).

 

DAL BACO DELLA SETA AI COSMETICI
La sericoltura (l’allevamento del baco della seta) rappresenta un importante elemento di modernizzazione nell’industria giapponese sin dalla fine dell’Ottocento.
Si notò che nelle fabbriche in cui si produceva la seta, soprattutto in Giappone, le lavoratrici mantenevano la pelle delle mani morbida e vellutata.
Quest’effetto levigante perdurava nonostante il fatto che il loro duro lavoro, esclusivamente manuale, obbligasse queste donne a mantenere la pelle delle mani immersa in acqua per la maggior parte del tempo.
Questo particolare fenomeno si spiega con la presenza della sericina rilasciata in acqua dai bozzoli dei bachi da seta.
Il prezioso elemento rappresenta il 25% della composizione dei bozzoli ed è una proteina secreta dalle ghiandole della seta di Bombix mori (baco della seta) che funge da collante per le fibre di fibroina (la proteina della seta) nella struttura del baco.
Infatti il baco da seta possiede una particolare ghiandola in cui è prodotto il filo della seta.
Il baco utilizza questo prodotto per avvolgersi nel noto bozzolo da cui si ricava poi la seta.
Le ricerche di Tsubouchi et al. hanno dimostrato che la Sericina contiene una porzione di proteina in grado di favorire l’unione dei fibroblasti umani.
Le proteine della seta esercitano un’azione sia idratante sia protettiva sulla pelle, e vengono usate come alternativa agli idrolizzati di collagene, elastina, cheratina.
I punti di forza sono la sicurezza, la gradevolezza sensoriale e soprattutto l’efficacia, qualità largamente dimostrate per la Sericina.
La Sericina, inoltre, inibisce gli effetti degli enzimi responsabili dell’invecchiamento cutaneo, riducendo le rughe e le macchie.

 

L’AZIONE PROTETTIVA
L’affinità della Sericina verso le proteine come la Cheratina, proprio per la sua struttura di proteina protettiva bio-adesiva, ha una grande affinità verso le proteine idrofobe (Fibroina).
L’applicazione di creme a base di idrolizzato di Seta , oltre a stimolare l’idratazione profonda, migliorano tutta la struttura della pelle che risulta così più turgida e compatta.
L’uso di questa linea garantisce un netto miglioramento della compattezza, dell’elasticità e del grado di idratazione di tutti i tipi di pelle, soprattutto di quelle molto sensibili.
Il potere idratante dell’idrolizzato di Seta contrasta il photoaging, ossia all’azione invecchiante delle radiazioni ultraviolette legate all’esposizione alla luce solare.

 

LE PROPRIETÀ ANTIRUGHE
Con l’uso di prodotti a base di idrolizzato di Seta si ottiene il miglioramento immediato della pelle.
Dopo l’assorbimento del prodotto la pelle appare più liscia e levigata e assume un aspetto più “disteso”.
Le proprietà filmogene della Sericina e il suo effetto tensore sulle piccole rugosità cutanee hanno dimostrato un marcato effetto levigante sulle irregolarità cutanee e un’effettiva azione antirughe.

 

LE PROPRIETÀ IDRATANTI E FILMOGENE
La crema che contiene proteine della seta, applicata sulla pelle forma inizialmente un film sottile e “setoso” che, dopo asciugatura, dà una sensazione di pelle liscia, vellutata, curata.
Le sue capacità filmogene aumentano al crescere del peso molecolare.
Infatti, l’effetto è dovuto alla presenza di Sericina, che è in grado di migliorare la struttura dell’idratazione cutanea.
Come si è detto la Sericina ha un marcato effetto idratante, con azione prolungata nel tempo, senza però provocare “ effetto occlusivo”.
Effetto idratante diretto: l’alta igroscopicità della Sericina permette di “fissare” l’acqua sulla superficie cutanea.
Effetto idratante indiretto: il film elastico e protettivo prodotto dalla Sericina riduce la “Transepidermal Water Loss” (TEWL), riducendo drasticamente la disidratazione cutanea.

BIBLIOGRAFIA

  • Angiolini L (2005) Chimica e tecnologia delle fibre tessili Pubbl. Università di Bologna.
  • Martuscelli E (1999) Le fibre di polimeri naturali nell’evoluzione della civiltà. Le fibre di seta Ed. CNR.
  • Rigano L, Leporatti R, Lionetti N, Mieli C (2005) Sericina Integra, Cosm Technol 8(1) 15-22
  • Takasu Y, Yamada H, Tsubouchi K (2002) Isolation of three main sericin components from the cocoon of the silkworm, Bombyx mori Biosci Biotechnol Biochem 66 2713-2716
le vostre recensioni

Cosa dicono
di noi

Sto usando da circa un mese, con grande soddisfazione, la crema da viso antiage M 20 della MSA. Il prodotto ha un’ottima texture, si stende con facilità e non appesantisce la pelle mantenendola morbida ed idratata. La sensazione dopo l’applicazione è una pelle distesa, illuminata ed elastica. Ha tutte le caratteristiche di un prodotto ottimo per l’attenuazione delle rughe e il nutrimento della pelle e con un buon rapporto qualità/prezzo.

Evelina - 70 anni

Ho provato la crema antiage di MSA un po’ timorosa visto che ho una pelle molto delicata e reattiva, ma con piena fiducia in quanto, dietro alla sua formula c’è una straordinaria dermatologa molto preparata. Tutto questo ha dato alle sue ricerche e a questa crema una efficacia che non ho mai riscontrato prima. La stendo con facilità la sera prima di andare a dormire e sembra che la pelle ringrazi per il beneficio che sento da subito. Il bello arriva la mattina appena sveglia. Il viso è disteso, come se avessi fatto un trattamento lifting e quella sensazione visibile rimane tutto il giorno. La tecnologia avanza, ma in questa crema non c’è solo quella. C’è studio, ricerca, ma sopra tutto c’ è conoscenza, molta conoscenza responsabile quanto gratificante.

Marta - 48 anni

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