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L’IMPORTANZA DELLA DETERSIONE DELLA PELLE DEL VISO

Alla base della bellezza e della salute della pelle del viso vi è in­nanzitutto una corretta detersione.

La detersione rappresenta una operazione molto comune ripetuta più volte al giorno e spesso sottovalutata che invece va affrontata con molta attenzione in rapporto al tipo di cute e alle sue necessità.

Con la pulizia della pelle si compie un atto importante che è quello di rimuovere l’eccesso di secrezioni, lo sporco ambientale, i residui dei trattamenti cosmetici, gli odori; si contiene la flora microbica prevenendo l’instaurarsi di alcune infezioni batteriche o micotiche e si allontanano le cellule morte dello strato corneo superficiale. Non ci si lava solo per eliminare lo sporco ma anche e soprattutto per conservare la pelle in con­dizioni d’equilibrio e migliorarne le caratteristiche estetiche-fisiologiche. Tuttavia questa pratica può avere anche risvolti negativi in quanto porta ad un danneggiamento del film protettivo idrolipidico dello strato corneo con successivo essicamento e perdita del potere tamponante con riduzione delle difese verso le aggressioni chimiche e batteriche.

Nelle grandi città l’aria è satura di smog e di particelle inquinanti che sono catturate da questo film idrolipidico. Un buon detergente, emulsiona i grassi (in questo caso lo sporco) e ne favorisce la rimozione con l’acqua corrente. 

Anche il trucco contribuisce a soffocare la cute, se non eliminato accuratamen­te tutte le sere. Spesso ci si lava il viso troppo o troppo poco ed un lavaggio effettuato con sola acqua può essere insufficiente a rimuovere i detriti di sebo, sudore e cellule morte.

Cos’è un detergente cosmetico

Con il termine detergente cosmetico si intende qualsiasi prodotto la cui composizione sia stata appositamente studiataal fine di ottenere la pulizia cutanea.

I prodotti più comunemente utilizzati per la detersione del viso sono i saponi da toeletta, latti e creme detergenti, gel detergenti fluidi. Gli scrub sono degli esfolianti contenenti microsferule che rotolano sulla pelle (non devono graffiarla) e la detergono delicatamente dalle impurità (gommage). I gommage sono controindi­cati nei soggetti con pelle sensibile (es: couperose).

Cosa contengono i detergenti cosmetici

I detergenti contengono alcuni ingredienti essenziali, come i tensioattivi schiumogeni (derivati da catene grasse di origine vegetale, animale o sintetica) ed eventuali ingredienti secondari, quali anti-irritanti, sostenitori di schiuma, sequestranti, viscosizzanti, antibatterici o principi attivi e altri elementi accessori, come coloranti e profumi.

La detersione tradizionale si basa sulla sostanza tensioattiva che costituisce la base del sapone tradizionale. Il tensioattivo è una sostanza in grado di legarsi sia all’acqua sia alla fase oleosa. Essi vengono classificati, sulla base della carica del loro gruppo idrofilo, in:

anionici (a carica negativa), molto diffusi, di cui quello più usato è il sodio lauryl solfato; cationici (a carica positiva) usati spesso nei balsami o nei disinfettanti per le proprietà antibatteriche;

anfoteri (con entrambe le cariche) utilizzati nei detergenti dove rendono più dolce l’azione degli anionici di cui migliorano schiuma e viscosità;

non ionici (senza carica) meno aggressivi degli altri tensioattivi.

In linea generale, sipuò affermare che i prodotti ideali sono quelli con pH tra 5 e 6, che sono in grado di detergere sfruttando le proprie caratteristiche di affinità con la struttura lipidica cutanea.

Accorgimenti importanti per una corretta pulizia del viso

Una corretta pulizia, però, si fonda anche sull’adozione di piccoli quanto importanti accorgimenti. In particolare, la pelle va sempre bagnata con abbondante acqua, tranne in caso di utilizzazione di creme o lozioni detergenti; non vanno mai applicati direttamente sulla pelle detergenti puri; va usata soltanto la quantità di detergente strettamente necessaria, poiché una quantità eccessiva di prodotto potrebbe sgrassare troppo la pelle; è necessario avere sempre cura di risciacquare la cute per asportare oltre allo sporco emulsionato, anche ogni traccia di detergente; va inoltre evitato di utilizzare acqua a temperature elevate, poiché l’acqua troppo calda rilassa la cute e i tessuti e causa dilatazione dei capillari.

Il classico sapone di marsiglia ottenuto trattando l’olio d’oliva con la soda, è ottimo per una cute normale mentre può essere troppo aggressivo in presenza di patologie (es.: acne, eczema, dermatite seborroica, etc.) rimuovendo oltre allo “sporco”, anche i lipidi natu­rali epidermici. Gli effetti negativi di questa azione sono l’ alcanizzazione della cute, danno alla barriera cutanea, aumento della secchezza.

Per questo motivo i saponi tradizionali tendono ad essere sempre più sostituiti dai cosiddetti Syndet, (sapone non sapone) che hanno generalmente un pH fisiologico o leggermente acido (pH compreso tra 5 e 5,5) e li rende più delicati. Sono sia solidi che liquidi, ottenuti senza processo di saponificazione a cui possono essere aggiunte sostanze con particolare azione protettiva.

Syndet liquidi, in particolare, sono ancora meno irritanti, in quanto in tali formulazioni possono essere utilizzate miscele di tensioattivi in minore concentrazione. L’aggiunta di sostanze eudermiche ad azione protettiva o idratante, come olii vegetali (olio di girasole e semi di soia), agenti umettanti (glicerolo), ceramidi e colesterolo, permette in parte di neutralizzare l’azione delipidizzante dei tensioattivi, riducendo la secchezza cutanea. 
Sebbene possano anche non essere rimossi con acqua, il risciacquo dovrebbe, comunque, completare la detersione, per evitare che altre sostanze, necessarie alla formulazione (emulsionanti, conservanti, ecc.), possano permanere sulla cute predisponendo a fenomeni irritativi o allergici. 

E’ importante valutare i tipi di pelle

Ciò che è importante dal punto di vista dermatologico è che la detersione non costituisce più solo un’azione di pulizia ma sempre più un vero e proprio atto terapeutico per la cute. Quindi a seconda del tipo di pelle o del problema dermatologico dovremo utilizzare detergenti diversi.

A seconda delle caratteristiche della pelle, i rimedi adottati potranno essere differenti:

nel caso di dermatiti atopiche o xerosi cutanea si dovrebbero utilizzare oli possibilmente senza tensioattivi;

nella couperose utilizzare detergenti privi di lipidi;

nell’acne detergenti acidificanti o delicatissimi a seconda del trattamento eseguito;

nella prevenzione delle micosi e delle follicoliti detergenti addizionati da apposite sostanze che dovranno essere lasciate agire per almeno cinque-dieci minuti;

nei soggetti allergici o intolleranti la pulizia dovrà avvenire con sostanze prive di qualsiasi conservante;

Per la cute seborroica lavaggi frequenti e detergenti aggressivi provocando la cronicizzazione della dermatite e il peggioramento del quadro clinico.

La cute seborroica va detersa mattino e sera con prodotti detergenti leggeri, in latte o gel, rigorosamente a risciacquo.  Per chi usa i saponi, è importante ricordare che sono preferibili quelli liquidi, in quanto caratterizzati da una base detergente in concentrazione minore.

Bisogna, pertanto, stare attenti all’impiego di preparazioni esfolianti con effetto abrasivo sulla superficie dell’epidermide, poiché possono irritare la cute.

Le maschere settimanali a base di argilla caolino, talco e ossido di zinco sono di qualche utilità per la loro opera di assorbimento dell’oleosità cutanea nonché per l’azione lenitiva.

La permanenza di tali maschere sul viso per almeno venti minuti permette di abbinare alla pulizia profonda altre funzionalità (azioni batteriostatiche, vasoattive, sebomodulanti), rendendo questo trattamento particolarmente interessante per pelli tendenti al grasso, impure o per aree a ipersecrezione sebacea;

per quanto riguarda l’acne,l’uso di un prodotto adeguato due volte al giorno, al mattino e alla sera, con acqua tiepida, costituisce una buona base di partenza per la detersione di questo tipo di pelle.

Nei casi più gravi sono indicati detergenti con un leggero effetto esfoliante e azione disinfettante, cui vengono associate creme ad azione seboregolatrice.

Utile risulta la presenza di allantoina nella formulazione cosmetica che esplica un’azione idratante e ammorbidisce lo strato corneo. L’allantoina, inoltre, favorisce l’assorbimento dei principi attivi in soluzione e agisce da antiossidante, limitando la produzione di radicali liberi, coinvolti nella genesi del processo infiammatorio dell’acne.

I detergenti a pH acido vanno utilizzati non più di due o tre volte alla settimana per evitare la comparsa di fenomeni irritativi. Tra i detergenti non a risciacquo vanno preferiti i latti pH acido, privi di oli minerali.

In generale, non devono essere utilizzati prodotti aggressivi, specialmente se a base di zolfo, che possono provocare un indesiderato effetto rebound (rimbalzo) stimolando eccessivamente le ghiandole sebacee.

Le pelli secche hanno bisogno di detergenti efficaci ma idratanti e delicati, che non intacchino la barriera idrolipidica protettiva.

Per la pulizia, in questo caso, è particolarmente indicato l’uso di un latte detergente nutriente.

Se non si vuole fare a meno del sapone, particolarmente indicati sono i saponi alla glicerina che devono essere risciacquati in modo accurato, evitando l’azione di strofinamento con l’asciugamano.

L’aggiunta ai prodotti detergenti di sostanze ad azione emolliente (steroli, alcoli terpeni, lecitine, fitosteroli), ammorbidente (squalene e trigliceridi) e riacidificante (acidi grassi insaturi come gli acidi linoleico, linolenico e arachidonico) fornisce un valido supporto nel raggiungimento del risultato del trattamento cosmetologico, il quale consiste nella ricostituzione e nel mantenimento della funzionalità della barriera cutanea e del grado ottimale di idratazione.


Per la detersione della pelle sensibile, particolarmente reattiva a ogni sollecitazione esterna, sono indicatiprodotti che rispecchino l’equilibrio fisiologico cutaneo e che contengano nella loro formulazione sostanze ad azione lenitiva, come gli estratti di malva, tiglio o camomilla. I prodotti ideali sono quelli che contengono oli vegetali di karitè o jojoba o allantoina.

In presenza di un processo infiammatorio in atto è necessario sospendere l’uso di qualsiasi cosmetico o farmaco topico ed effettuare solo una blanda detersione della pelle con acqua termale e con impacchi di camomilla o malva.

Quando la condizione di intollerabilità comincia a risolversi, si possono utilizzare detergenti dolci, come latti a risciacquo privi di tensioattivi, che puliscano senza asportare il film idrolipidico.

Le pelli mature, solitamente, sono meno ricche di fibre elastiche e connettivali, nonché tendenzialmente meno ricche di lipidi endogeni.

Tale condizione se non trattata adeguatamente porta alle tipiche manifestazioni pruriginoseche si osservano nei pazienti anziani.

Per ottenere una buona detersione è pertanto necessario che la pulizia della cute non alteri lo strato di idratazione e non renda la pelle troppo arida.

Elementi importanti in un prodotto detergente da utilizzare in questa fascia di età sono la vitamina A, che stimola la riepitelizzazione cellulare della cute, la vitamina E, che si oppone alla formazione dei radicali liberi e acidi grassi essenziali, indispensabili per il trofismo cutaneo.

I detergenti che contengono vitamina C conferiscono alla cute un aspetto compatto e stirato, rappresentando perciò un valido presidio al fine di lenire gli effetti dei l’invecchiamento cutaneo soprattutto di viso, collo e occhi.

Un’accurata visita der­matologica consente di programmare il sistema di detersione più adatto alla propria cute, soprattutto in caso di pelle xerotica, seborroica, acneica, sensibile e mista.